martedì 22 settembre 2015

Consigli di lettura: 52 (2006)

Cosa succede dopo che i cieli hanno smesso di tingersi di rosso?
Eh. 
Anno 2005. La Crisi Infinita si è rivelata poi non così "infinita" e tutto è tornato alla normalità.
O quasi...
La Trinità della DC è stata annientata ora anche fisicamente, oltre che concettualmente (famosissimo il confronto sul distrutto satellite della JL tra Supes, Wonder Woman e Batman).

Ciao Superman.

E insomma, Diana e Bruce decidono di ripartire alla scoperta di loro stessi in giro per il mondo e Clark, dopo un bel bagno nel sole rosso per sconfiggere Superboy Prime si ritrova senza poteri.
Di cosa parla, allora questo 52?
Ovvio, dei super di serie B, C... ecc ecc.

"Grazie per l'offerta ma rifiuto e vado avanti"

 Il fumetto parte da subito forte, coi nomi coinvolti. Ad alternarsi alla scrittura ci sono infatti quattro colonne del comicdom americano degli ultimi 30 anni: Grant Morrison, Geoff Johns, Greg Rucka e Mark Waid.
gli schizzi sono invece affidati a Keith Giffen, che di volta in volta li passa al disegnatore di turno.
I 4 si trovano a gestire una storia lunga un anno, divisa in 52 numeri. Uno per settimana.
Un fumetto in cui il passare del tempo è un pilastro fondante e sempre ben visibile nel cambio delle stagioni e col passare delle varie festività.
I protagonisti sono vecchie glorie del DCU, che per un motivo o per un altro hanno perso lo smalto dei tempi passati (principalmente a livello editoriale).

Il primo di cui veniamo a conoscenza è Ralph Dibny, ex-investigatore, alcolizzato, depresso, che non è più un vero supereroe da troppo tempo. Sua moglie è morta e la sua vita sembra essere finita con lei.

Ciao, sono Ralph Dibny e sono nato prima di Mr. Fantastic, ma dopo Plastic Man.
Poi però accade qualcosa. E c'entrano una tomba profanata, uno strano culto dedicato a Superboy, l'ossessione per una donna morta e tanta, tantissima magia; oltre a delle doti da detective fuori dalla norma.

Il secondo protagonista è invece Booster Gold. Famosissimo, insieme a Blue Beetle sul finire degli anni '80 nella Justice League International.

"So' ricco, so' bello, so' fotomodello"

Booster fa quello che l'80% delle persone con poteri farebbero: spiare donnine nude soldi.
Vive la vita uno sponsor per volta, con l'aiuto di Skeets, il suo aiutante robotico/archivista del futuro, che lo aiuta nel trovarsi al posto giusto al momento giusto. Tutto va alla grande, fino a che la palla da rugby volante e dorata che si porta dietro non comincia a guastarsi, facendogli fare delle discrete figure di palta.
Ma Michael è davvero solo uno sbruffone? Forse si. Ma la sua presenza sarà fondamentale per mettere fine ad una nuova, possibile crisi.

Spostiamoci un attimo nello spazio per seguire ora le avventure di Animal Man, Starfire ed Adam strange. 'Sti tre poveri cristi se la sono vista davvero brutta durante la crisi e finiscono dispersi nello spazio, con una nave scassata e tanta voglia di tornare a casa. Ah, Adam Strange ha perso gli occhi. Quando si dice la fortuna!

Raga', facciamo le pose fighe!
(E si, l'occhione dietro i tre è importante.)

Giusto per rimarcare il fatto che la fortuna è bendata ma la sfiga ci vede benissimo, incontrano un Lobo che ha fatto voti pacifisti e già questo vale il prezzo del biglietto.
La loro personale Odissea è un qualcosa che riesce ad appassionare e stupire. E poi vedere Morrison scrivere di nuovo Buddy, è un piacere per gli occhi e l'animo.

Molto poco spaziali sono invece le (dis)avventure di Black Adam. Ex JSA, Ex Cattivone, ora dittatore-cattivone (le vecchie abitudini sono dure a morire).

Che tenerone

 Teth Adam è quello che nel corso delle 52 settimane subisce più cambiamenti, fino a trovare una sorta di pace che si rivela però ben poco duratura. Può un uomo "cattivo" diventare buono? Può redimersi?
Domande, domande,  domande... (pseudocit. Mina)
Le sue azioni porteranno ad eventi catastrofici, ma ha poi così tanto torto? Ai lettori l'ardua sentenza.

John Henry Irons era invece un tizio qualunque, stanco della vita, che viene ispirato da Superman e decide di costruirsi un'armatura ed un martello atomico, così, perché fa figo.

Se lo dici tu...

Col nome di Acciao, John si candida ad essere il successore di Supes dopo la sua morte (uno dei quattro almeno). Poi però l'azzurrone ritorna, e a lui cosa resta da fare? Badare alla nipote teenager, ovviamente!
La tipetta si metterà nei casini, giustamente, non senza un piccolo aiuto del buon Lex Luthor, che in un mondo senza l'Uomo d'Acciaio (quello vero), ci sguazza.

Un esempio per ogni giovane americano!!
Dall'allegra Metropolis, passiamo alle strade buie e claustrofobiche di Gotham. Una città che ha perso il suo più grande eroe, e forse ne ha trovato un altro...
Qui si muove Renee Montoya, ex poliziotta con problemi di alcolismo (in questo fumetto di gente che è "ex" qualcosa ce n'è a morire, ma va be').
Freud approva.
Renee sarà affiancata da un enigmatico tizio senza faccia: Question.

Uno che non ci mette mai la faccia (ah....ah...ah...)
Charles Victor Szasz (questo il suo nome), sta indagando su dei traffici loschi che coinvolgono tizi che diventano animali... e c'entra l'Intergang e una religione tutta nuova. Divertimento assicurato per lui!
Ultimo ma non ultimo: Will Magnus, scienziato e inventore del responsometro, in grado di animare i metalli.
Sono Magnus. Will Magnus

Will è il padre dei Metal Men, dei simpatici...cosi... che combattono per la libertà, la giustizia, il Sogno Americano e tutte quelle belle cose associate a queste prime tre.
In 52 però le sue creazioni si vedranno molto poco, lasciando spazio ad un uomo semplicemente distrutto psicologicamente.

Ovviamente tra le varie trame ci sono dei punti di contatto, rendendo la trama per quanto possibile corale.
Questa serie settimanale, spesso (e ingiustamente, a mio dire) dimenticata, però contiene anche un ottimo spunto di continuity. Cosa ha registrato Red Tornado durante la Crisi? Una cosa che cambia completamente il modo di vedere il multiverso DC.

Qualche parola sull'edizione italiana: Io personalmente ho letto quella della Planeta De Agostini, con refusi annessi, tipici dell'editore.
In (quasi) ognuno dei 52 spillati è presente una brevissima storia in due pagine di personaggi e gruppi dell'intero DCU.
Per concludere, credo che per gli appassionati di continuity sia un piccolo gioiello da non perdere. E la presenza di super di serie B dona quel tocco di "stranezza" che proprio non guasta, per chi è abituato ai supereroi quasi infallibili che la casa di Burbank ha in squadra.
 

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